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Cesenatico
Viaggio nelle tipicità locali
PIADINA ROMAGNOLA
La piadina ha origini romane ed è sempre stata una squisita alternativa al pane.
Non serve un forno per cuocerla né il lievito nell’impasto per cui nei secoli passati si trovava unicamente nelle tavole delle
famiglie contadine
più povere.
Ogni paese della Romagna custodisce e propone orgogliosamente una propria ricetta della piadina.
Così puoi trovarla con uno spessore maggiore con del bicarbonato come ingrediente. Oppure sottile e con l’olio nell’impasto. O con lo strutto: la squisita piada sfogliata! Ma c’è una cosa che accumuna tutte le piadine: l’inconfondibile profumo che sprigiona a contatto con il testo rovente dove viene cotta.
La puoi magiare calda oppure quando è già fredda. È buonissima sia da sola sia
farcita con salumi, formaggi, salsiccia, verdure gratinate o erbette
; con “
squaquerone e rucola
”, un formaggio locale a pasta molle, bianchissimo, altrettanto tipico della piadina.
E con lo stesso impasto della piadina puoi assaporare dei meravigliosi
cascioni o cassoni
. Praticamente una piada ripiegata in due parti su sé stessa e “sigillata” lungo i bordi, con dentro del prosciutto, della mozzarella filante o altre squisite farce.
La piadina è amata dai bambini, dai giovani e dai più grandi. Non conosce confini né età ed è un irrinunciabile elemento d’identità di noi romagnoli protagonista di ricorrenze, sagre e feste.
SQUACQUERONE
Lo
Squacquerone
è il cuore cremoso della Romagna, una formaggio fresco con una consistenza quasi gelatinosa. Facile da spalmare, si fonde alla perfezione sulla piadina calda.
E con il suo gusto delicato diventa il complice ideale di una fetta di prosciutto o di un po’ di rucola.
Simile allo squacquerone c’è poi la
casatella
. Anch’esso un formaggio dalla consistenza piuttosto “rilassata”, privo di crosta, con pasta morbida e molto tenera, e dal sapore dolce e delicato.
PECORINO DI FOSSA
Il Formaggio di fossa è un’autentica leccornia che molti buongustai italiani e stranieri conoscono e apprezzano.
Questo prodotto ha la sua capitale nel piccolo borgo romagnolo di Sogliano al Rubicone.
Viene stagionato deponendolo in
fosse scavate nel tufo
, tecnica di stagionatura che ritroviamo già nel XIV secolo.
Le fosse sono rivestite di canne e paglia e vengono chiuse con cura per tutto il tempo necessario a portare il formaggio alla giusta maturazione.
Acquisisce così un
sapore inconfondibile, deciso e pungente, capace di regalare un gusto inteso e persistente al palato
.
A Sogliano
nelle ultime due domeniche di novembre
e la prima di dicembre viene organizzata la
«Fiera del Formaggio di Fossa Dop»
di cui il “re dei formaggi”, è l’indiscusso protagonista.
Ottimo da gustare da solo o con primi piatti quali passatelli asciutti, ravioli, o sulla carne come lo scortichino. Se ne consiglia l’accompagnamento con un vino Sangiovese.
SARAGHINA
La Saraghina è un
pesce tipico dell’alto Adriatico
e se sei già stato in Romagna difficilmente non avrai avuto modo di assaggiarla appena tolta dalla graticola o in uno dei piatti sempre presenti nelle tante feste e sagre del nostro territorio.
Anche la Saraghina, come la piada, un tempo era cibo per i poveri mentre oggi è diventata una vera prelibatezza. E, in quanto pesce azzurro, alla bontà abbina ottime proprietà nutrizionali.
Più piccola di una sarda ma più grande di un’alice è uno dei simboli della Romagna e della sua cucina. Per questo il regista Federico Fellini chiamò così uno dei suoi personaggi di “8 e mezzo”.
Colatura di Saraghina, un’eccellenza gastronomica
Per ottenere la Colatura di Saraghina, con cui regalare un sapore ineguagliabile a tanti piatti, occorre stagionare il pesce per 15-20 giorni in contenitori di legno. E per conservarlo viene rimossa l’acqua tramite pressatura. Così l’acqua cola (colatura) dai contenitori di legno.
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